giovedì 13 dicembre 2007

La Scala condannata per morte da amianto di un dipendente

La Scala dovra' versare oltre 200mila euro a Francesca Boaretto, vedova di Enzo, il 56enne addetto al sipario del teatro, morto a causa delle inalazioni di amianto dovute allo scuotimento della 'pattona', il sipario antiacustico e antincendio, tolto con la ristrutturazione dell'edificio avvenuta negli anni scorsi. Mantovani ha lavorato alle dipendenze della Scala dal 1971 al 1997 come meccanico ed elettricista di palcoscenico e il suo compito era alzare e abbassare, sia durante le prove che negli spettacoli, quel sipario alto 12 metri e largo 17, costituito da due teli di amianto. Una manovra che causava la dispersione di polveri e fibre che hanno provocato nel 1999 l'insorgere della tipica patologia dovuta a esposizione da amianto, il mesotelioma pleurico, e poi la sua morte, il 21 agosto 2000. Due anni dopo, gli avvocati della sua famiglia, Alessandro e Aldo Garlatti, hanno presentato un esposto al Tribunale del Lavoro, chiedendo che venisse accertata la responsabilita' civile del teatro.
Quest'ultimo si e' difeso chiedendo di estendere il contraddittorio del processo alla Pirelli, presso la quale Mantovani aveva lavorato per qualche tempo. Ma le testimonianze dei colleghi dell'uomo e la consulenza medico - legale hanno portato al riconoscimento della responsabilita' della Scala che, in quanto datore di lavoro, fanno notare gli avvocati, "avrebbe dovuto proteggere l'integrita' del suo lavoratore secondo i principi della tecnologia piu' avanzata in base all'art. 2087 del codice civile". (AGI)

Nessun commento: