Aveva un archivio cartaceo e informatico con dossier su magistrati, politici e giornalisti. Secondo la procura di Roma, il Sismi perseguiva «scopi palesemente diversi da quelli istituzionali». Con l’aggravante di aver agito «al fine di far commettere o far commettere a terzi diffamazioni, calunnie e abusi di ufficio in danno di soggetti ritenuti di parte politica avversa». Niccolò Pollari, direttore del Sismi, e il suo collaboratore Pio Pompa sono indagati per peculato e abuso d’ufficio.
“Così spiavano pm e politici” di Carlo Bonini, Rep. 27/6/07
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