giovedì 26 luglio 2007

La vita di Ulrich Muehe, grande attore beffato dal destino

Se n'è andato all'apice della carriera Ulrich Muehe, l'attore protagonista de "Le vite degli altri", morto domenica per le conseguenze di un cancro allo stomaco.
Appena cinque mesi fa Muehe ritirava a Los Angeles il premio Oscar per la migliore pellicola in lingua straniera e per quel suo ruolo da agente della Stasi (la polizia segreta della Germania dell'est) prima devoto e lentamente sempre piu' distante dai metodi della Ddr che ne hanno fatto un simbolo.
E' forse questo il motivo per cui la notizia del decesso, comunicata oggi, ha suscitato un lutto tanto profondo in Germania: il suo personaggio ha reso evidente il minuzioso sistema di sorveglianza della Ddr e riaperto un dibattito che si considerava superato.
"Berlino, citta' della cultura, e' addolorata per la scomparsa di un grande artista, un maestro che riusciva sempre a stupire con la sua poliedricita'", ha detto il sindaco della capitale tedesca Klaus Wowereit.
Col suo lavoro Muehe ha mostrato a innumerevoli persone "le catastrofiche conseguenze" del regime della Germania orientale, ha spiegato Andreas Schulze, portavoce dell'autorita' che gestisce i documenti della Stasi. La stessa nei cui archivi il protagonista del film di Florian Henckel Von Donnersmarck, il drammaturgo Georg Dreyman, scopre alla fine di essere stato coperto e protetto dallo stesso agente Wiesler (Muehe) che avrebbe dovuto incastrarlo.
La Ddr e' stata un elemento costante nella vita di Muehe. Nato 54 anni fa a Grimma, in Sassonia (est), l'attore si trasferi' ben presto a Berlino per entrare nella compagnia del Volksbuehne, uno dei teatri della parte orientale della capitale divisa. Poco dopo dara' vita a una delle coppie simbolo della Defa (gli studios della Ddr) insieme alla seconda moglie, Jenny Groellmann, accusata lo scorso anno di aver collaborato con la Stasi.
La stessa fine della Germania dell'Est porta, in parte, la sua impronta. Muehe fu infatti tra gli ispiratori delle dimostrazioni sulla Alexanderplatz che a inizio novembre 1989 accelerarono la caduta del Muro. Lo stesso muro davanti al quale, anni prima, l'attore aveva prestato il suo servizio militare.
Domenica l'ammissione a un giornale tedesco: "Si', sono malato di cancro; spero di rimettermi presto". Lo stesso giorno Muehe se n'è andato. In silenzio, proprio come il personaggio della spia che gli restera' legato.

da rainews24

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